La piccola impresa di Chiara Giorgini, un negozio di eccellenze gastronomiche a Reggio Emilia, ha deciso di chiudere i battenti a causa di diversi motivi che ne hanno compromesso la sopravvivenza. Nonostante la fama di Chiara per la preparazione di piatti tradizionali secondo le ricette della nonna e l’utilizzo di ingredienti a km0, il negozio non è riuscito a resistere alla concorrenza della grande distribuzione, all’avanzamento del commercio online, alla presenza di prezzi elevati e alla burocrazia.
Chiara Giorgini ha messo in evidenza le spese eccessive necessarie per il mantenimento di un’attività, affermando di lavorare molte ore al giorno senza ricevere uno stipendio. Nonostante abbia offerto servizi aggiuntivi come consegne a domicilio e laboratori didattici, la piccola impresa non è riuscita a gestire tutte le responsabilità da sola e si è sentita schiacciata dalla competizione dei grandi marchi.
La peculiarità dei piccoli negozi, che avrebbero dovuto creare un’esperienza di acquisto unica e personale, sembra essere scomparsa a causa di questa situazione. Nonostante la pandemia, che ha già rappresentato un grande ostacolo per molti, Chiara Giorgini ha deciso di arrendersi a causa del caro prezzo dei prodotti.
Nel commentare questa decisione, Chiara ha sottolineato l’importanza di rallentare i ritmi e di apprezzare ciò che ci circonda, anziché preferire l’acquisto online senza tener conto della qualità e dell’esperienza umana che i negozi locali possono offrire. Ha inoltre fatto appello al sostegno della comunità per mantenere vivo il commercio locale e preservare la sua unicità.
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