La tecnologia di intelligenza artificiale di ChatGpt, sviluppata in Iowa, sta attirando l’attenzione per il suo impatto sull’ambiente. Secondo recenti studi, l’utilizzo di questa tecnologia ha portato ad un aumento del 34% del consumo globale di acqua tra il 2021 e il 2022.
Ma quanto acqua viene effettivamente utilizzata da ChatGpt? Secondo gli esperti, per ogni domanda posta a questo sistema di intelligenza artificiale, viene consumato circa mezzo litro di acqua. L’acqua utilizzata per alimentare il supercomputer di ChatGpt proviene dai fiumi Raccoon e Des Moines, entrambi situati vicino ai campi di grano.
Non è solo ChatGpt ad avere un impatto sull’uso dell’acqua. Anche Google ha riscontrato un aumento del 20% nel consumo di acqua, attribuito proprio all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Inoltre, uno studio condotto in precedenza ha calcolato che l’addestramento di ChatGpt-3 ha richiesto l’incredibile quantità di 700.000 litri di acqua dolce.
Di fronte a queste preoccupazioni ambientali, alcune aziende stanno adottando misure per monitorare e ridurre il proprio impatto. Microsoft, ad esempio, ha dichiarato di impegnarsi per raggiungere obiettivi di sostenibilità entro il 2030, monitorando attentamente le proprie emissioni.
Anche OpenAI, l’azienda all’origine dello sviluppo di ChatGpt, sta riflettendo sul modo migliore per utilizzare la potenza di calcolo della sua tecnologia, rendendola più efficiente ed ecologicamente sostenibile.
In conclusione, l’intelligenza artificiale si sta diffondendo rapidamente nel mondo, ma è importante considerare anche il suo impatto sull’ambiente. Il consumo di acqua legato a queste tecnologie sta aumentando significativamente, e le aziende devono assumersi la responsabilità di adottare strategie per ridurre il proprio impatto sulle risorse idriche.
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