Aurelio De Laurentiis e Luciano Spalletti, presidente e allenatore del Napoli, sono finiti in conflitto a causa di una penale da 2,65 milioni di euro che De Laurentiis pretende da Spalletti per aver firmato un contratto con la Figc come nuovo ct della Nazionale. Nonostante questa firma, Spalletti è ancora legato al Napoli dalla penale che dovrà pagare o dai contenziosi che potrebbero insorgere tra le due parti.
La situazione di tensione tra De Laurentiis e Spalletti si è accentuata il 20 aprile, quando il Napoli ha esercitato l’opzione di rinnovo unilaterale del contratto con l’allenatore per la stagione 2023-2024. Tuttavia, Spalletti non ha gradito questa mossa da parte del club.
Le divergenze tra presidente e allenatore sono emerse pubblicamente il 4 maggio, dopo la vittoria dello scudetto a Udine. Spalletti ha dichiarato che la società deve parlare con lui e affrontare alcune questioni riguardanti il suo futuro.
Il 12 maggio, De Laurentiis e Spalletti si sono seduti a cena per discutere del futuro del club. Tuttavia, durante l’incontro, l’allenatore ha annunciato che non desidera rimanere al Napoli.
Il 29 maggio, durante un’intervista, De Laurentiis ha annunciato il divorzio tra il Napoli e Spalletti. La decisione è stata presa a seguito delle divergenze irrisolvibili tra le due parti.
Infine, il 18 luglio, le parti hanno firmato un accordo davanti alla Camera del Lavoro. Spalletti ha chiesto di essere liberato anticipatamente dal contratto e l’accordo sui diritti d’immagine, mentre il Napoli ha rinunciato a ogni pretesa risarcitoria, a condizione che venga pagato un corrispettivo in caso di inadempimento.
Nonostante abbia firmato con la Figc, Spalletti dovrà comunque affrontare la penale che De Laurentiis pretende da lui o possibili contenziosi legali tra le due parti. La situazione rimane dunque incerta per l’allenatore e per il suo futuro nel calcio italiano.
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