La polemica sul fine vita si sposta a livello nazionale
La questione del suicidio assistito e del fine vita è diventata un tema di forte confronto a livello nazionale, con il governo che ha deciso di presentare un ricorso al Tar contro le delibere approvate dalla Regione Emilia-Romagna a febbraio. La Regione aveva infatti approvato due delibere per consentire l’accesso al suicidio medicalmente assistito, al fine di colmare un vuoto normativo in materia.
Il ricorso presentato contesta l’istituzione del Corec (Comitato Regionale Etico Clinico) e le motivazioni delle linee guida inviate alle aziende sanitarie. L’Associazione Luca Coscioni ha sottolineato la competenza delle Regioni in materia, ma ha anche chiesto una legge nazionale che possa garantire i diritti delle persone in situazioni di fine vita.
Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha difeso le delibere regionali e ha sottolineato il diritto del paziente in fine vita a poter decidere per sé. Tuttavia, il governo ha deciso di bloccare l’avvio dell’iter parlamentare della legge sul suicidio assistito, sollecitata dalla Corte costituzionale.
Nel frattempo, è stato presentato un nuovo disegno di legge sul fine vita da parte di Forza Italia, che propone criteri più restrittivi rispetto a quelli stabiliti dalla Corte nel 2019. La questione del fine vita si conferma quindi un tema di grande dibattito e confronto politico a livello nazionale.
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