Il 40% della popolazione italiana soffrirà di allergia entro il 2030, secondo gli esperti. Gli esami molecolari rappresentano una svolta nella diagnosi e nel trattamento delle allergie, garantendo risultati più efficaci.
Il cambiamento climatico sta anticipando e allungando la stagione degli starnuti, con la prevalenza della rinite allergica in Europa già al 23%. Si prevede che in Italia la percentuale di persone allergiche arriverà al 40% entro il 2030.
I ricercatori hanno lanciato un appello per contrastare l’impatto dei cambiamenti climatici sulle malattie immunitarie, sottolineando l’importanza di ridurre l’inquinamento atmosferico per prevenire la diffusione delle allergie.
Una corretta alimentazione è fondamentale per prevenire lo sviluppo di allergie, mentre i pollini possono veicolare sostanze nocive che causano reazioni anche in persone non allergiche. È consigliabile consultare i bollettini dei pollini e adottare precauzioni specifiche.
Gli esami molecolari sono in grado di identificare allergie incrociate e di personalizzare l’immunoterapia, che può cambiare radicalmente il corso della malattia a lungo termine. Sono molteplici le strategie e i trattamenti disponibili per gestire e prevenire le allergie, che rappresentano una sfida sempre più diffusa nella nostra società.
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