Viktor Orban, il primo ministro ungherese, è pronto a dare il via libera al piano di aiuti da 50 miliardi di euro per l’Ucraina e alla revisione del bilancio dell’Unione Europea, ma con alcune condizioni. Orban desidera che l’assistenza finanziaria a Kiev sia rivista e autorizzata ogni anno, così da poter esercitare nuovamente il diritto di veto. Inoltre, chiede di essere esentato dal pagamento degli interessi del Next Generation EU e richiede un posticipo della data di scadenza per spendere i soldi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) al 2028.
Tuttavia, gli altri governi europei non sono disposti ad accogliere queste richieste. L’offerta attuale prevede una discussione annuale sulle modalità di erogazione dell’assistenza finanziaria a Kiev senza il diritto di veto. Il Consiglio europeo straordinario ha ripreso le trattative da dove si erano interrotte a dicembre e alcuni leader dell’UE sono arrivati a Bruxelles per un vertice cruciale per l’Unione Europea.
In caso Orban mantenga il veto, si aprirà una frattura difficile da sanare tra l’Ungheria e gli altri Paesi membri. Per l’Ucraina, verrebbe trovata una soluzione intergovernativa a 26. Durante le discussioni sono state ventilate diverse minacce, come l’applicazione di sanzioni o un piano per colpire l’economia di Budapest. Inoltre, è stata considerata la possibilità di togliere all’Ungheria la guida del semestre di presidenza dell’UE.
L’Unione Europea sta quindi affrontando una situazione complessa e delicata, cercando di trovare un compromesso che soddisfi tutte le parti coinvolte. I prossimi giorni saranno decisivi per la definizione delle condizioni di aiuto all’Ucraina e per la stabilità dell’UE nel suo complesso.
“Travel aficionado. Incurable bacon specialist. Tv evangelist. Wannabe internet enthusiast. Typical creator.”