Giorgia Meloni, leader del partito di estrema destra Fratelli d’Italia, è arrabbiata perché gli aiuti promessi a Tunisi da parte dell’Italia e dell’Europa non sono mai stati stanziati. Secondo Meloni, Bruxelles non ha fatto nulla in merito alla questione. Nonostante gli sbarchi siano in aumento, la direzione degli accordi con i Paesi del Nord Africa deve essere mantenuta. Secondo il leader di Fratelli d’Italia, è necessario stringere le maglie e prendere misure più drastiche contro i trafficanti. Bisogna garantire un maggior coordinamento nell’attività di contrasto ai flussi illegali di migranti. Secondo alcuni ministri, accusati di non coordinare l’operato e di contribuire all’involuzione del settore immigrazione, Giorgia Meloni ha convocato il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica per discutere della situazione in Tunisia. Numeri e fatti dimostrano che la situazione in Tunisia è ingestibile. I fondi promessi dalla UE e dal Ministero degli Esteri non sono mai arrivati a destinazione, ritardando i pagamenti degli stipendi alle Forze di sicurezza in Tunisia, aumentando le pressioni interne e riducendo gli impegni per bloccare le partenze. Secondo gli esperti, l’inazione europea rende poco credibile l’Italia e ridimensiona la disponibilità di collaborazione di Kais Saied. Il mancato rispetto degli impegni europei rende improbabile il via libera al prestito da parte del Fondo Monetario Internazionale, cruciale per il salvataggio economico del paese. È inutile pretendere riforme e azioni concrete da Kais Saied se non vengono forniti i soldi per realizzarle. Tutto ciò alimenta l’ira di Giorgia Meloni, consapevole che senza fondi e garanzie sarà impossibile bloccare le partenze. Senza finanziamenti e cooperazione, sarà inutile sperare di operare direttamente sulle coste tunisine per bloccare il traffico di persone.
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