Un aumento anomalo dei casi di sindrome da shock tossico streptococcico si è verificato in Giappone, con 517 casi dall’inizio dell’anno. La malattia, causata da un’infezione invasiva da streptococco A, può provocare sintomi gravi come febbre alta, ipotensione e scompenso multi organo. La sindrome da shock tossico è mediata dalla produzione di tossine che scatenano una grave reazione immunitaria, rendendola particolarmente letale. Esistono sottotipi più pericolosi di streptococco A, come il sottotipo M1UK, che possono causare focolai di infezione più gravi. Sebbene curabile con antibiotici, la sindrome da shock tossico può essere letale a causa dei danni provocati dalle tossine nel corpo.
Nonostante l’aumento dei casi in Giappone, la sindrome da shock tossico streptococcico non rappresenta una minaccia di epidemie di grandi dimensioni o pandemie. In Italia, i casi sono stati sporadici e di importazione, senza epidemie o focolai significativi. È importante monitorare e intercettare precocemente l’arrivo di sottotipi batterici pericolosi nel nostro paese, ma la sindrome da shock tossico non rappresenta una minaccia epidemica come il Covid-19.
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