La sfida di Roma contro Riyadh e Busan per l’Expo 2030 è considerata impegnativa. Alla vigilia dell’assegnazione, c’è fiducia nella delegazione italiana. La candidata Riyadh è considerata favorita e in testa alle previsioni. Se Roma e Busan non raggiungono i 120 voti necessari, si andrà al ballottaggio escludendo la candidata con meno voti al primo turno. Molto si giocherà nei corridoi del Palais des Congrès d’Issy-les-Moulineaux, durante le presentazioni delle candidature. Sono state scelte tre donne per la delegazione italiana, che si confrontano con una candidata che solleva interrogativi sul rispetto dei diritti umani e della parità di genere. Tra i sostenitori della candidatura di Roma ci sono Trudie Styler, attrice e attivista, e Sabrina Impacciatore, una star internazionale. Se ci sarà il ballottaggio, l’Italia potrà contare sui voti della candidata eliminata e su quelli di Francia e Portogallo. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani definisce Expo 2030 una partita molto difficile, ma si è detto ottimista per alcune conferme positive ricevute. Personalità come il presidente di Unindustria Lazio, Angelo Camilli, sostengono la candidatura di Roma. Anche la città di Parigi, come “gemellata” della capitale italiana, sostiene la candidatura di Roma.
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