Il Tribunale siciliano accoglie il ricorso dei migranti sbarcati a Lampedusa e porta la causa davanti a Catania
Il Tribunale di Catania ha accolto il ricorso presentato da alcune persone migranti, recentemente sbarcate a Lampedusa e trasferite nel nuovo centro di Pozzallo. Secondo il Tribunale, il decreto del governo che regolamenta la procedura di trattenimento dei migranti è stato giudicato illegittimo in diverse parti.
In particolare, la decisione del Tribunale riguarda la contestazione della procedura di trattenimento introdotta e la cauzione di 5.000 euro da pagare per evitare di essere destinati ai centri di detenzione. Il Tribunale si è basato sulla considerazione che questa normativa interna è incompatibile con quella dell’Unione Europea.
Il Ministero dell’Interno ha fatto sapere che ricorrerà contro la decisione del Tribunale di Catania. Il provvedimento del questore, secondo il Tribunale, non è corredato da una motivazione adeguata, e quindi il Ministero intende presentare il ricorso per far annullare questa decisione.
È da sottolineare che la procedura accelerata di frontiera è un aspetto presente nella direttiva europea del 2013 e il governo italiano ha regolamentato questa procedura nel decreto Cutro. Tuttavia, il Tribunale ha ritenuto illegittima la sua attuazione.
La decisione del Tribunale di Catania rappresenta una vittoria per i migranti coinvolti in questo ricorso legale, che mette in discussione alcune delle politiche governative riguardanti l’accoglienza e il trattenimento dei migranti. È interessante notare che questo caso potrebbe avere conseguenze più ampie sulle politiche migratorie del paese e sul rispetto delle leggi internazionali.
Il Ministero dell’Interno si prepara quindi a fare ricorso contro questa sentenza, nell’ottica di difendere la propria politica migratoria. Sarà interessante seguire gli sviluppi futuri di questa causa.
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