La desertificazione bancaria colpisce l’Italia, una vasta area senza sportelli bancari provoca disagi per milioni di cittadini, soprattutto anziani. Nonostante la crescita del digitale, il fenomeno si è aggravato negli ultimi anni, danneggiando le economie locali.
L’importante sindacato First Cisl ha creato un “Osservatorio sulla desertificazione bancaria” al fine di monitorare il fenomeno, denunciare le conseguenze e sensibilizzare tutti i soggetti coinvolti. L’osservatorio utilizza analisi trimestrali basate su dati provenienti da Banca d’Italia, Istat ed Eurostat per valutare la situazione a livello nazionale e regionale.
Un nuovo indicatore, l’IPD, è stato introdotto per assegnare un punteggio a ogni provincia italiana a seconda della presenza di sportelli bancari, popolazione, imprese e superficie. La Calabria è una delle regioni più colpite, con solo 18 sportelli ogni 100mila abitanti, molte province si trovano nelle ultime posizioni della graduatoria.
Numerosi comuni, come Casali del Manco, Cetraro, Mendicino, Cutro, Strongoli, Mileto, Gioiosa Ionica, Motta San Giovanni, Chiaravalle e Gizzeria, sono privi di sportelli bancari. Il 73% dei comuni in Calabria non ha sportelli bancari e potrebbe aumentare fino al 90% del territorio. Ciò comporta disagi per i 546mila residenti in comuni senza banche e per 316mila persone che hanno accesso solo a un unico sportello.
Anche le imprese sono a rischio senza uno sportello bancario, con 27mila imprese che operano nei comuni senza banche. La situazione mette seriamente a repentaglio l’economia della regione, soprattutto considerando gli investimenti previsti dal Pnrr.
La Cisl chiede urgentemente l’intervento di tutti i soggetti coinvolti, soprattutto della Regione Calabria, per contrastare questo fenomeno e proteggere i territori. È necessario agire per garantire servizi bancari adeguati e sostenere le economie locali.
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