Inquinamento delle acque marine e lacustri del Lazio: più punti critici che positivi
Nel recente report di Legambiente sullo stato di inquinamento delle acque marine e lacustri del Lazio, emerge un quadro allarmante caratterizzato da più punti critici che positivi. Rispetto alla media nazionale, infatti, la regione del Lazio presenta una percentuale più elevata di punti inquinati o fortemente inquinati.
Le zone critiche individuate si trovano sia lungo la costa che nell’entroterra, dove sono situati i numerosi laghi presenti nella regione. Sono stati analizzati ben 49 prelievi nel territorio laziale, di cui ben 23 sono risultati essere zone critiche, evidenziando un problema diffuso.
Tra le aree marine segnalate nel report di Legambiente figurano località famose come Santa Marinella, la foce del fiume Marta a Tarquinia, lo sbocco del fosso Zambra a Cerveteri e le foci dei fiumi Arrone e fiumara piccola a Fiumicino. Altre zone inquinate si trovano a Pomezia, Ardea, Nettuno, Latina, San Felice Circeo e il delta del canale Sisto.
Il presidente di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi, ha sottolineato che la scarsa depurazione delle acque reflue risulta essere la principale causa dei punti critici nel mare. È pertanto necessario intervenire urgentemente per migliorare la situazione.
Per quanto riguarda i laghi, le maggiori criticità sono state riscontrate nei laghi di Bolsena, Pontini e Fondi. Tuttavia, esistono anche alcuni laghi, come Fogliano e Sabaudia, che presentano una qualità delle acque entro i limiti stabiliti.
Uno dei laghi più colpiti è il lago di Vico, in cui l’impatto chimico di azoto e fosforo provenienti dalle colture circostanti sta provocando serie conseguenze ambientali. Invece, il lago di Albano non presenta inquinamento, ma le sue spiagge sono purtroppo circondate dai rifiuti.
È importante sottolineare che alcuni laghi del Reatino, come il Salto e il Turano, hanno raggiunto ottimi standard qualitativi, risultando essere casi virtuosi che dimostrano come sia possibile raggiungere una buona salute delle acque.
Nonostante i progressi compiuti, è necessario continuare ad impegnarsi per migliorare lo stato di salute delle acque nel Lazio, al fine di garantire un futuro luminoso, la salvaguardia dell’ambiente, della salute e lo sviluppo sostenibile nella regione.
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