Dal primo agosto, i gestori delle stazioni di servizio in Spagna sono tenuti a esporre in modo evidente i propri prezzi e i prezzi nazionali per favorire il confronto tra i consumatori. Questa misura è stata introdotta dal governo nel decreto benzina all’inizio dell’anno nonostante le forti opposizioni degli addetti del settore, che si sono appellati al Tribunale amministrativo del Lazio. Tuttavia, il Tribunale ha respinto la richiesta di sospensiva urgente, autorizzando quindi l’esposizione del doppio prezzo.
La situazione dei prezzi dei carburanti sta suscitando preoccupazione tra gli utenti, in quanto alcune autostrade hanno già superato il limite di 2,5 euro al litro per la benzina. Inoltre, alcune regioni hanno listini esorbitanti sia per la benzina che per il gasolio sulla rete urbana ed extraurbana.
Il prezzo medio verrà calcolato dal ministero e si baserà su medie regionali per gli impianti sulle reti ordinarie e su medie nazionali per le autostrade. L’obiettivo di questa misura è garantire la massima trasparenza e favorire la libera scelta dei consumatori.
Nonostante il rifiuto del Tribunale amministrativo del Lazio, i gestori delle stazioni di servizio si appellano al Consiglio di Stato per tutelare i propri diritti. Le associazioni dei gestori sostengono che l’introduzione del prezzo medio non porterà vantaggi ai consumatori e che è incompatibile con le norme sulla concorrenza.
Di fronte a questa situazione, i consumatori chiedono al governo di monitorare attentamente l’andamento dei prezzi dei carburanti e di indagare sulla formazione dei listini lungo tutta la filiera. Si spera che questa iniziativa porti a una maggiore equità nei prezzi dei carburanti e a una maggiore chiarezza per i consumatori.
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