Il regime di maggior tutela per il gas è ancora più conveniente rispetto al mercato libero. È quanto emerge da uno studio condotto da Assoutenti e dal Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.), che ha analizzato le offerte presenti sul portale di Arera fino al 9 febbraio 2024. Lo studio ha preso in considerazione sia i contratti a prezzo fisso che quelli a prezzo variabile, nelle principali 20 città italiane, considerando una famiglia tipo che consuma 1.400 metri cubi di gas all’anno per cucinare, riscaldarsi ed avere acqua calda.
Per quanto riguarda i contratti a prezzo fisso, nessuna offerta risulta essere più vantaggiosa del regime di maggior tutela, con una spesa annua media di 188,6 euro in più rispetto alla tutela. Mentre per i contratti a prezzo variabile, solo 5 offerte, su una media di oltre 480 offerte per provincia, risultano essere più convenienti rispetto alle bollette dei clienti vulnerabili, con un risparmio medio annuo di 43 euro.
Assoutenti sostiene che la fine del mercato tutelato non ha portato a una reale concorrenza a favore dei consumatori e che le società sono restie ad offerte vantaggiose a causa della volatilità dei prezzi energetici. Il presidente del Centro C.r.c., Furio Truzzi, aggiunge che la situazione per le famiglie non è cambiata molto dopo un mese dalla fine del mercato tutelato e che si assiste ad un appiattimento delle condizioni economiche proposte ai consumatori.
Questa ricerca dimostra l’importanza di analizzare attentamente le offerte sul mercato, confrontando costi e benefici in modo da scegliere l’opzione più conveniente per le proprie esigenze. Nonostante la liberalizzazione del mercato, sembra che il regime di maggior tutela offra ancora maggiori vantaggi economici per i consumatori. Si auspica quindi che le società energetiche si impegnino ad offrire offerte competitive e vantaggiose per i consumatori, in modo da favorire una reale concorrenza nel settore.
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