I familiari di Carol Maltesi hanno deciso di non partecipare alla mediazione per la giustizia riparativa di Davide Fontana. Quest’ultimo è stato condannato a trent’anni di carcere per l’omicidio di Carol, nel quale ha tagliato il suo corpo in pezzi e ha cercato di disperderli nel Bresciano. La decisione della Corte di ammettere l’assassino alla giustizia riparativa ha sconvolto l’avvocato degli avvocati di Carol, Fabio Maltesi. Fontana ha confessato di aver ucciso Carol il 11 gennaio 2022 a Rescaldina, utilizzando un martello e poi sgozzandola. I due avevano avuto una breve relazione e Carol aveva intenzione di trasferirsi a Verona per stare più vicino al figlio. Fontana ha presentato la richiesta di accedere alla giustizia riparativa nel settembre del 2022 e la Corte ha approvato la sua richiesta. È importante sottolineare che la giustizia riparativa non sostituisce la prigione e non influisce sul processo penale o sulla pena. Fontana potrebbe, tuttavia, lavorare volontariamente in un centro antiviolenza come parte del suo percorso riparativo. L’avvocato di Fontana ritiene che questo caso creerà un precedente e dimostrerà l’efficacia della giustizia riparativa. Nonostante la famiglia di Carol abbia deciso di non partecipare, il processo riparativo per Fontana continuerà.
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