Gli Emirati Arabi Uniti stanno cercando di promuovere accordi sul petrolio e il gas durante la Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sulla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28), secondo documenti top secret rivelati dalla Bbc. Il paese ha avviato incontri bilaterali con almeno 27 governi stranieri, tra cui la Cina, gli Stati Uniti e la Colombia, per discutere di possibili partnership nel settore dei combustibili fossili.
Il presidente di COP28 e CEO di Adnoc, Sultan Al Jaber, ha manifestato anche l’intenzione di promuovere nuove opportunità commerciali per Masdar, la società statale di energia rinnovabile degli Emirati Arabi Uniti. Tuttavia, l’inviato speciale dell’Italia per il clima, professor Francesco Corvaro, non era a conoscenza di questi documenti e ha commentato che, se fossero confermati, sarebbe una situazione molto grave.
Nonostante gli Emirati Arabi Uniti siano tra i maggiori produttori di combustibili fossili, Corvaro ha visto la scelta di ospitare la COP28 come un’opportunità e ha affermato che il presidente Al Jaber sembra determinato a portare avanti azioni concrete sul clima. Ha inoltre sottolineato che gli investimenti nel settore del gas potrebbero rientrare nella transizione energetica verso fonti più pulite.
La COP28, che si terrà a Dubai nel novembre 2023, sarà un’importante occasione per discutere politiche e azioni per contrastare i cambiamenti climatici. Saranno presenti rappresentanti di governi di tutto il mondo, esperti scientifici, ONG e aziende del settore energetico. Gli Emirati Arabi Uniti sperano di ottenere un ampio consenso per le loro proposte nel settore dei combustibili fossili, nonché promuovere opportunità per l’energia rinnovabile.
Nonostante le preoccupazioni sollevate dai documenti rivelati dalla Bbc, il presidente Al Jaber si impegna a fare progressi concreti per affrontare il cambiamento climatico. Resta ora da vedere come si svilupperanno le discussioni durante la COP28 e se gli Emirati Arabi Uniti riusciranno a ottenere sostegno per le loro proposte nel settore dei combustibili fossili.
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