Il capo della politica estera dell’Unione Europea, Joseph Borrell, ha lanciato un’accusa pesante contro Israele, definendo l’uso della fame come “arma di guerra” nella Striscia di Gaza come una situazione disumana e insostenibile. Secondo Borrell, la mancanza di aiuti umanitari a Gaza è un “disastro causato dall’uomo” che sta mettendo a rischio la sopravvivenza della popolazione locale.
Nonostante i tentativi dell’Unione Europea di consegnare aiuti umanitari a Gaza, Israele continua a ostacolare i loro sforzi. Secondo l’ONU, una carestia nella Striscia di Gaza è ormai “quasi inevitabile”, con centinaia di migliaia di persone che affrontano livelli catastrofici di insicurezza alimentare.
Tuttavia, c’è una sprazzo di speranza in mezzo a questa crisi umanitaria: la nave dell’ONG spagnola Open Arms si sta dirigendo verso Gaza con 200 tonnellate di cibo, mentre centinaia di palestinesi stanno lavorando per costruire un molo che consentirà lo scarico degli aiuti. Nonostante le restrizioni israeliane, le agenzie umanitarie stanno facendo del loro meglio per assicurare che gli aiuti raggiungano rapidamente e in modo efficace la popolazione bisognosa di Gaza.
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