Il soldato israeliano Elor Azaria è stato condannato per omicidio dopo aver sparato intenzionalmente a un terrorista palestinese disarmato il 24 marzo 2016. L’atto di violenza commesso da Azaria è stato considerato contrario alla cultura delle Forze armate di Israele.
Durante i combattimenti a Gaza, si sta attualmente discutendo del significato della parola “vittoria” e degli obiettivi da raggiungere. L’esercito israeliano ha avviato una nuova fase di combattimento a sud della Striscia di Gaza. Il consigliere per la sicurezza nazionale, Tzachi Hanegbi, ha dichiarato che l’obiettivo della guerra è eliminare il gruppo di Hamas e liberare tutti gli ostaggi.
Il nome di Elor Azaria viene ricordato come un monito contro una logica punitiva inappropriata durante la guerra. Nel governo israeliano, c’è un secondo governo chiamato “gabinetto di guerra” che prende decisioni importanti. I membri di questo gabinetto includono il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant, il leader del partito Unità nazionale Benny Gantz e l’ex generale Gadi Eisenkot.
Eisenkot ha sottolineato l’importanza di non seguire l'”etica delle bande”, facendo riferimento al caso di Elor Azaria. Questo richiama l’attenzione sulla necessità di operare in conformità con le norme etiche durante i conflitti armati.
Queste ultime notizie sul fronte militare sollevano importanti questioni sulla condotta delle forze armate e sulle decisioni adottate dai leader politici in Israele. La comunità internazionale osserva attentamente lo sviluppo degli eventi e le decisioni prese all’interno del paese.
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