Apple cambia le regole dell’App Store in Europa: aperte le porte alle app di terze parti e introdotti nuovi costi per gli sviluppatori. A seguito delle nuove regole imposte dal Digital Markets Act (DMA) in Europa, Apple ha annunciato importanti modifiche alla politica dell’App Store. Tra le novità principali, iOS e iPadOS saranno aperti ai negozi di app di terze parti, dando agli sviluppatori la possibilità di realizzare i propri sistemi interni di pagamento. Inoltre, viene introdotta una nuova tassa di 0,50€ per ogni nuova installazione oltre il primo milione.
Con questa modifica, le app che scelgono la distribuzione tramite negozi di terze parti non dovranno pagare alcun compenso ad Apple. Inoltre, la percentuale della tassa tradizionale per le app sull’App Store è stata abbassata dal 30% al 17% (al 10% per le piccole aziende). Tuttavia, gli sviluppatori dovranno comunque pagare 50 centesimi di euro ad Apple per ogni nuova installazione oltre il primo milione. Questa tassa viene applicata una volta, per ogni utente, ogni anno, e include anche gli aggiornamenti delle app.
Si prevede che grosse aziende come Meta e Spotify dovranno pagare milioni di euro all’anno ad Apple a causa delle nuove regole. Tuttavia, la nuova politica potrebbe mettere in difficoltà gli sviluppatori di app più piccole. Infatti, le aziende che sviluppano un negozio di app di terze parti dovranno convincere gli sviluppatori a migrare verso di esse. Le reazioni alla nuova tassa sono state critiche e alcune aziende stanno esplorando alternative.
Apple giustifica l’introduzione della tassa sostenendo di dedicare tempo ed energie per gli sviluppatori. Tuttavia, la Commissione Europea esaminerà le nuove regole e potrebbe richiedere modifiche. Infine, gli sviluppatori dovranno valutare attentamente i benefici e gli oneri finanziari prima di aderire alla nuova politica di Apple.
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