L’ex presidente americano Donald Trump è stato formalmente incriminato per aver cercato di sovvertire l’esito delle elezioni presidenziali del 2020. Questa incriminazione è collegata all’attacco perpetrato dai sostenitori di Trump al Congresso il 6 gennaio 2021, quando questi ultimi non riconoscevano la vittoria del presidente Joe Biden.
Secondo quanto dichiarato dal procuratore speciale Jack Smith, l’assalto al Congresso è stato definito come un attacco senza precedenti alla democrazia americana, alimentato dalle bugie diffuse dall’imputato stesso. Trump è stato accusato di quattro capi d’accusa, tra cui cospirazione per frodare gli Stati Uniti e ostacolare un procedimento ufficiale.
È importante sottolineare che questo è il terzo processo aperto contro l’ex presidente, e non è da escludere che ve ne possano essere ulteriori. Se i processi procederanno rapidamente, Trump potrebbe essere costretto a comparire in tribunale durante la campagna elettorale per le prossime elezioni presidenziali.
Secondo l’accusa, Trump avrebbe diffuso false dichiarazioni secondo cui ci sarebbe stata una frode e che lui avesse vinto le elezioni. Il procuratore Smith ha espresso il desiderio di avere un processo rapido e una prima udienza preliminare è stata fissata per il 3 agosto.
Inoltre, altre sei persone sono state incriminate insieme a Trump, ma al momento i loro nomi non sono ancora stati resi pubblici. L’inchiesta in corso cerca di fare piena luce su quanto accaduto durante quell’attacco al Congresso, così da individuare e perseguire tutti i responsabili coinvolti.
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