L’iperplasia prostatica, una patologia che colpisce la metà degli uomini di 60 anni e aumenta fino al 90% negli ottantenni, è oggetto di studio da parte di numerosi ricercatori. Secondo gli esperti, questa malattia è causata da una proliferazione delle cellule prostatiche e da un ipertono delle cellule muscolari lisce intorno all’uretra. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, gli ormoni maschili non sono la causa diretta dell’iperplasia prostatica, ma sono necessari per lo sviluppo della malattia.
Recentemente, è stato scoperto che l’iperplasia prostatica è correlata ad alti livelli di insulina nel sangue e alla sindrome metabolica. Uno stile di vita sedentario e una dieta ricca di carboidrati possono quindi aumentare il rischio di sviluppare questa patologia. In particolare, l’eccessivo consumo di proteine, soprattutto quelle provenienti dal latte, può influenzare negativamente la salute della prostata. Al contrario, alimentarsi con una dieta ricca di verdure sembra offrire una certa protezione contro l’iperplasia prostatica.
Non solo l’alimentazione, ma anche lo stress e l’ipertensione arteriosa possono contribuire all’insorgenza dell’iperplasia prostatica. Pertanto, per prevenire la malattia, è consigliabile evitare il consumo di zucchero, latte, farine raffinate e alimenti industrializzati. Una corretta gestione dello stress e una regolare attività fisica possono anche aiutare a mantenere la prostata in buona salute.
In conclusione, l’iperplasia prostatica è una malattia molto comune negli uomini anziani, che può essere influenzata sia da fattori genetici che da stile di vita. L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione di questa malattia, poiché un consumo eccessivo di proteine del latte può aumentarne il rischio, mentre il consumo di verdure può offrire una certa protezione. Inoltre, è importante ridurre lo stress e mantenere la pressione sanguigna sotto controllo per prevenire l’insorgenza dell’iperplasia prostatica.
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