Morto Alexei Navalny in prigione russa: indignazione internazionale
Il dissidente russo Alexei Navalny è morto nella colonia carceraria artica numero 3 del distretto autonomo di Yamalo-Nenets, dopo essersi sentito male durante una passeggiata. L’annuncio è stato dato dal servizio penitenziario nazionale della Russia, senza fornire ulteriori dettagli sulle cause del decesso. Navalny, principale oppositore del regime di Vladimir Putin, si trovava in carcere dal gennaio del 2021, scontando una pena di 19 anni.
Secondo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, le indagini saranno condotte dal servizio penitenziario federale e il governo russo non ha ancora fornito istruzioni riguardo all’inchiesta. Nell’ultimo messaggio su X, Navalny aveva scritto di essere stato punito con 15 giorni di isolamento in una cella. Questo messaggio aveva sollevato preoccupazioni sulla sua salute, ma il suo braccio destro, Leonid Volkov, aveva dichiarato solo tre giorni fa che Navalny si trovava in buone condizioni e non temeva per la sua vita.
La portavoce di Navalny, Kira Yarmysh, ha affermato di non avere notizie dirette sulla morte dell’oppositore e ha comunicato che l’avvocato di Navalny si sta dirigendo verso il luogo di detenzione. La morte di Navalny ha suscitato una forte reazione a livello internazionale. Il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato che il governo italiano sosterrà sempre coloro che lottano per la democrazia e la libertà.
Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è detta profondamente turbata dalla morte di Navalny, definendola un triste promemoria di ciò che rappresenta il regime di Putin. Anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha espresso le sue più sentite condoglianze alla famiglia di Navalny e ha affermato che il regime russo è l’unico responsabile della sua morte.
Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha descritto Navalny come un uomo coraggioso e ha definito la sua morte un segno terribile di come la Russia sia diventata un regime al posto di una democrazia. Anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che Navalny è stato ucciso e che Putin dovrà renderne conto dei suoi crimini. Il primo ministro britannico, Rishi Sunak, ha definito la morte di Navalny una tragedia per il popolo russo.
Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha affermato che la Russia dovrà rispondere a domande serie sulle cause della morte di Navalny e ha espresso tristezza e preoccupazione per la notizia. L’opinione pubblica internazionale è indignata per la morte di Navalny e chiede giustizia per il suo assassinio.