883mila italiani sono a letto, un aumento del 25% rispetto alla settimana scorsa. Secondo gli esperti, si ha la sensazione che ci sia una maggiore diffusione dei virus respiratori quest’anno. Infatti, il freddo intenso può ridurre la capacità delle difese immunitarie, in particolare sulle vie respiratorie. Uno dei fattori che contribuisce a questo è lo sbalzo termico, che blocca la clearance mucocigliare, un elemento protettivo delle vie respiratorie. Di conseguenza, il muco non viene rinnovato adeguatamente, permettendo al virus di penetrare più facilmente.
Ma non è solo il freddo a influire sul sistema immunitario. Ad esempio, l’ambiente chiuso e la scarsa ventilazione contribuiscono all’aumento delle infezioni respiratorie. Inoltre, quest’anno si è tornati alle abitudini precedenti al Covid, ma si sono perse le precauzioni che limitavano la diffusione delle infezioni. Durante la pandemia, le persone sono state meno a contatto con i virus e quindi le difese immunitarie potrebbero essere meno preparate a combattere le infezioni.
Tra i virus respiratori più comuni di quest’anno, oltre al Covid, ci sono il virus respiratorio sinciziale e il micoplasma pneumoniae. In generale, i virus respiratori sono numerosi, con 263 tipi e sottotipi identificati finora. Nonostante ciò, molti contagi di altri virus, come il Covid, non creano grossi problemi per la salute.
In conclusione, l’aumento delle infezioni respiratorie in Italia potrebbe essere dovuto a diversi fattori, tra cui il freddo intenso, l’ambiente chiuso e la mancanza di precauzioni. È importante ricordare l’importanza di mantenere un sistema immunitario forte e adottare le misure di prevenzione consigliate dalle autorità sanitarie.
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