Il dolore al tallone è un problema molto diffuso che spesso diventa cronico. Le cause più comuni di questo dolore sono le patologie infiammatorie che interessano l’inserzione della fascia plantare o del tendine d’Achille al calcagno.
L’infiammazione può essere favorita da sovraccarico meccanico, piccoli traumi ripetuti e difetti di appoggio del piede. La fascite plantare causa dolore nella parte inferiore del tallone, mentre la tendinopatia del tendine d’Achille provoca dolore nella parte posteriore del tallone.
Il dolore si manifesta dopo un periodo di riposo nel caso della fascite plantare, mentre si avverte durante l’attività fisica nel caso della tendinopatia del tendine d’Achille. Queste patologie possono inizialmente presentarsi con episodi sporadici, ma tendono a cronicizzarsi se il dolore viene sottovalutato.
È possibile che si formino calcificazioni nel punto di inserzione al calcagno della fascia plantare o del tendine d’Achille, così come borsiti nella parte posteriore del tallone. Nella fase acuta, è consigliabile l’utilizzo di impacchi di ghiaccio, antinfiammatori e il riposo.
Se il dolore persiste, è consigliata una visita ortopedica per individuare la causa della tallonite. È necessario escludere altre patologie come le fratture da stress tramite radiografia e valutare la fascia plantare e lo stato del tendine d’Achille tramite ecografia.
La terapia della fascite plantare è generalmente conservativa e prevede l’utilizzo di plantari, esercizi di stretching e massaggi. È consigliato anche un calo di peso per le persone in sovrappeso. Le onde d’urto focali e la terapia infiltrativa con PRP possono essere utili nel trattamento.
Nel caso della tendinopatia del tendine d’Achille, possono essere efficaci altre terapie fisiche come la tecarterapia. L’intervento chirurgico per la fascite plantare è raro, mentre l’intervento di scarificazione per stimolare la riparazione del tendine d’Achille è più comune.
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