Gli esperti si stanno adoperando per trovare nuovi trattamenti per il Disturbo da Uso di Alcol (AUD), una patologia sempre più diffusa. Tuttavia, uno studio recente ha rilevato che non tutti i pazienti rispondono allo stesso modo ai farmaci utilizzati per ridurre il consumo di alcol.
Gli autori dello studio ipotizzano che il motivo per cui non sono stati ottenuti risultati significativi potrebbe essere perché i pazienti erano già in terapia cognitivo comportamentale. Questo tipo di trattamento potrebbe infatti aver influito sui risultati ottenuti.
Un’altra possibilità analizzata è che i pazienti coinvolti nell’indagine abbiano un Disturbo da Uso di Alcol di minore gravità rispetto alla media. Questo potrebbe spiegare perché il farmaco non ha avuto un impatto significativo sul consumo di alcol per tutti i partecipanti allo studio.
La ricerca sui trattamenti per le persone affette da AUD è nota per la sua complessità, a causa dell’alto tasso di abbandono della terapia. Tuttavia, un’ulteriore analisi ha dimostrato che il farmaco utilizzato nello studio è risultato efficace nel ridurre il consumo di alcol solo tra i partecipanti obesi.
Un possibile motivo per l’insuccesso dello studio potrebbe essere che il farmaco utilizzato, l’exenatide, è meno efficace della più recente semaglutide (Ozempic). Infatti, ci sono prove dell’efficacia della semaglutide nel trattamento dell’AUD, documentate da uno studio su sei pazienti.
I sintomi dell’AUD sono stati significativamente ridotti dopo la terapia con la semaglutide, anche in casi in cui la perdita di peso è stata minima. Questi risultati promettenti hanno spinto alla realizzazione di trial clinici a Tulsa e Baltimora, al fine di studiare ulteriormente l’efficacia della semaglutide nel trattamento dell’AUD.
Tuttavia, i risultati di queste ricerche richiederanno almeno un anno e mezzo per essere ottenuti. Non si sa ancora esattamente come questi farmaci riducano il consumo di alcol, ma si suppone che agiscano sui meccanismi biologici collegati alla riduzione dell’appetito.
La dipendenza dall’alcol è causata dalla scarica di dopamina nel cervello, che produce gratificazione e aumenta il desiderio di alcolici nel tempo. Gli esperti sperano che la scoperta di nuovi trattamenti possa contribuire a combattere questo grave problema di salute pubblica.
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